Repubblica Sociale Italiana, nota impropriamente anche come Repubblica di Salò, è la denominazione assunta dal governo fascista instaurato nel territorio italiano occupato dai nazisti. Fu fondata da Mussolini il 23 settembre 1943 nei territori dell'Italia settentrionale, con l'esclusione delle province di Trento, Bolzano, Belluno, del Friuli e della Venezia Giulia, amministrate direttamente dai tedeschi, anche se non annesse formalmente al Terzo Reich. Servì ai nazisti per controllare, con parvenza di legalità, quella parte del territorio italiano non occupato dagli Alleati, sostituendosi in tal modo al Partito Fascista Repubblicano.
La Repubblica Sociale Italiana venne guidata dalla sua creazione fino alla dissoluzione il 25 aprile 1945 da Benito Mussolini. Come Stato fu riconosciuta dalla Germania nazista (che ne aveva caldeggiato la costituzione), dall'Impero giapponese il terzo alleato dell'Asse e dai suoi satelliti, dal Regno di Bulgaria da quello d'Ungheria, dalla Repubblica di San Marino e dalla Svizzera.
La Repubblica Sociale Italiana venne guidata dalla sua creazione fino alla dissoluzione il 25 aprile 1945 da Benito Mussolini. Come Stato fu riconosciuta dalla Germania nazista (che ne aveva caldeggiato la costituzione), dall'Impero giapponese il terzo alleato dell'Asse e dai suoi satelliti, dal Regno di Bulgaria da quello d'Ungheria, dalla Repubblica di San Marino e dalla Svizzera.
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