Queste pagine sono dedicate alla storia del nostro paese. Un ventennio di emozioni, sofferenze, glorie, semplicità..... un ventennio di Fascismo....... l'ideatore di questo blog è contro il razzismo ed ogni tipo di violenza, e vi augura buona navigazione.







Cerca in Italia Agli Italiani l'argomento di tuo interesse

Arma dei Carabinieri - Comunicati

martedì 15 luglio 2008

Ida Irene Dalser

Si diplomò a Parigi in medicina estetica per poi trasferirsi a Milano ed aprire un salone di bellezza sul modello francese. A Milano avrebbe iniziato una relazione con Mussolini, che forse conosceva già. Il Duce infatti aveva lavorato a Trento come giornalista del locale periodico socialista diretto da Cesare Battisti. Secondo alcuni Benito Mussolini e Ida Dalser avrebbero contratto un matrimonio religioso, anche se questo evento non è registrato da alcun documento ufficiale. Dalla loro relazione pare sia nato (l'11 novembre 1915) Benito Albino Mussolini, chesarebbe stato riconosciuto dal padre (non vi è tuttavia alcun documento che attesti tale riconoscimento) e ne avrebbe assunto il cognome. Secondo quanto avrebbe dichiarato la donna, Benito Mussolini accettò denaro da lei per finanziare la sua attività politica. Ida Dalser avrebbe dichiarato anche di aver partecipato ad incontri con agenti francesi che promettevano finanziamenti al giornale di Mussolini ("Il Popolo d'Italia") in cambio del suo impegno a favore dell'entrata in guerra dell'Italia.
Allo scoppio della guerra Benito Mussolini si arruolò. Contestualmente si unì con un'altra donna, Rachele Guidi, con un regolare matrimonio civile avvenuto il 17 dicembre 1915 durante una degenza all'ospedale di Treviglio. Dopo la Marcia su Roma, Mussolini, ormai arrivato al potere, sembra abbia cercato di cancellare le tracce della sua relazione con Ida Dalser, che però non si sarebbe rassegnata al ruolo di ex-amante e pretendeva di essere riconosciuta come prima moglie del duce. Ida Dalser, che avrebbe affermato di aver subito un lungo periodo di stretto controllo da parte della polizia locale, venne internata nel manicomio di Pergine Valsugana e poi di S. Clemente a Venezia, dove morì nel 1937.
Il figlio Benito Albino venne educato in un collegio dei Barnabiti e poi arruolato in marina, sempre, pare, sotto la stretta sorveglianza della polizia politica. Venne internato nel manicomio di Milano Mombello dove morì il 26 agosto 1942.

Nessun commento: