Il 10 giugno del 1940 l'Italia dichiarò guerra alla Francia e all'Inghilterra schierandosi al fianco dell'alleato germanico in guerra già dal settembre 1939.
Abbandonando la politica della non-belligeranza e tenendo fede al patto d'acciaio firmato con la Germania di Hitler, l'Italia fascista scendeva in guerra dopo che le Armate tedesche avevano già conquistato mezza Europa. Ancora oggi molti storici italiani e stranieri interpretano l'episodio come un espediente di Mussolini studiato per ottenere molto dando poco: con pochi morti l'Italia poteva sedersi da grande al tavolo della pace.
Ma spesso si dimentica di analizzare la storia calandosi nella sua realtà temporale; in un'Europa che si stava infiammando bisognava schierarsi, con o contro Hitler. Le analogie di pensiero ed ideologia che univano l'Italia di Mussolini e la Germania hitleriana erano indiscutibili. L'italia scese in guerra al fianco della Germania per coerenza politica ed ideologica, perché la drammatica situazione storica imponeva delle scelte.
Noi non scegliemmo la strada più facile, ma quella più naturale, quella della lotta contro le false democrazie occidentali, che negli anni precedenti avevano ostacolato con tutti i mezzi l'espansione coloniale e nazionale italiana.
Abbandonando la politica della non-belligeranza e tenendo fede al patto d'acciaio firmato con la Germania di Hitler, l'Italia fascista scendeva in guerra dopo che le Armate tedesche avevano già conquistato mezza Europa. Ancora oggi molti storici italiani e stranieri interpretano l'episodio come un espediente di Mussolini studiato per ottenere molto dando poco: con pochi morti l'Italia poteva sedersi da grande al tavolo della pace.
Ma spesso si dimentica di analizzare la storia calandosi nella sua realtà temporale; in un'Europa che si stava infiammando bisognava schierarsi, con o contro Hitler. Le analogie di pensiero ed ideologia che univano l'Italia di Mussolini e la Germania hitleriana erano indiscutibili. L'italia scese in guerra al fianco della Germania per coerenza politica ed ideologica, perché la drammatica situazione storica imponeva delle scelte.
Noi non scegliemmo la strada più facile, ma quella più naturale, quella della lotta contro le false democrazie occidentali, che negli anni precedenti avevano ostacolato con tutti i mezzi l'espansione coloniale e nazionale italiana.
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